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Diversa/mente è un’associazione culturale e di promozione sociale, senza scopo di lucro, che dal 2000 opera sul territorio bolognese, prevalentemente nell’ambito del sostegno e della cura psicologica di persone di differenti origini linguistiche e culturali.
A loro – singoli, adulti, famiglie, bambini, adolescenti, coppie miste – è dedicato il Servizio di Consultazione Clinica Transculturale.
Altre attività, che comprendono la formazione, la supervisione e gli interventi psicosociali nelle comunità, sono rivolte invece a quanti lavorano nei servizi sia del pubblico che del privato sociale (cooperative, associazioni, ecc.) e a tutti coloro che sono interessati a questi temi: assistenti sociali, educatori, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, antropologi, mediatori, dirigenti, insegnanti, ricercatori ecc.
Diversa/mente si caratterizza come un laboratorio di studio e di ricerca sull’esperienza migratoria e sulle modalità con cui la pensiamo e ne curiamo le sofferenze. A partire da una matrice teorica psicoanalitica, si ispira ai contributi della psicologia transculturale, dell’etnopsichiatria, dell'etnopsicoanalisi e dell’antropologia medica e culturale.
La pratica di un pensiero e di un’azione interdisciplinare e interculturale, caratterizzata da una continua riflessione critica su se stessa, volta a de-costruire preconcetti ed impliciti etnocentrici e coloniali, qualifica i progetti dei gruppi di lavoro, che comprendono psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, psichiatri, antropologi, mediatori interculturali, educatori, giuristi, e altri professionisti dedicati ai temi della migrazione e dell'inclusione sociale.
La persona umana nella sua unicità è posta a fondamento di tutti i nostri interventi, che rimarcano l'importanza di legitimare le diverse visioni del mondo. Siamo impegnati nella difesa dei diritti umani e nel contrasto alla discriminazione.
Diversa/mente è iscritta dal 2002 all’albo delle associazioni della provincia di Bologna.
È una delle associazioni del Coordinamento del Centro Interculturale Metropolitano Massimo Zonarelli del Comune di Bologna.
Statuto
Diversa/mente nasce nel luglio del 2000, dal comune interesse di alcune psicologhe, psicoterapeute e pedagogiste per i temi dell’esperienza migratoria e delle relazioni transculturali. A loro si sono affiancate, di lì a poco, antropologhe e mediatori/trici interculturali.
I primi progetti avevano una valenza soprattutto interculturale ed educativa (“Il tempo oltre la scuola”, “Incontri di donne”, “Educazione alla comunicazione interculturale”, “Da 10 a 100 – donne immigrate e servizi sociali”, ecc.) e le prime ricerche erano volte a conoscere vissuti e bisogni delle persone migranti (“Percorsi migratori al femminile”, “Famiglie straniere e scuole medie superiori”). È seguita una fase di approfondimento sui temi dell’identità, della genitorialità e dell’adolescenza, che ha portato alla realizzazione del convegno “Genitorialità, adolescenti migranti e società di accoglienza – costruzioni e pratiche delle identità e delle appartenenze” e alla nascita dello Sportello per Adolescenti di origine straniera all’interno del Progetto 6+. Nel contempo è maturato l’interesse per il contesto storico, sociopolitico ed economico dei paesi di migrazione, e sono stati organizzati cicli di seminari, condotti da esperti esterni: “La situazione geopolitica dei Balcani”, “Colonialismo e post colonialismo in Africa: aspetti geopolitico, sociali”.
Su base volontaria si è poi attivato un Servizio di Consultazione Psicologica transculturale rivolto a persone immigrate adulte, ai loro figli, bambini e adolescenti, a coppie e famiglie che avvertono una sofferenza emotiva o sentono di avere delle problematiche psicologiche legate all’esperienza migratoria, all’inserimento nella nuova realtà, ai rapporti familiari, alla genitorialità, all’essere figli, al ricongiungimento.
Il lavoro con gruppi di donne straniere, in particolare nigeriane, e la raccolta delle loro storie, caratterizzate da eventi traumatici legati a tante forme di violenza non solo fisica, tra cui l’allontanamento dei figli, ci ha motivato a esplorare il tema dei diritti dei minori stranieri, attraverso uno studio approfondito interdisciplinare. Questa ricerca ci ha permesso di realizzare la Giornata “Infanzie. L’interesse superiore del minore e la tutela dell’identità in contesti transculturali” (2011). A completamento dello studio abbiamo poi condotto un’indagine esplorativa sulla percezione degli interventi di presa in carico dei servizi da parte di alcune famiglie straniere, i cui risultati sono stati presentati l’anno successivo all’incontro “Le insidie della tutela e della relazione d’aiuto”.
In tutti questi anni di attività l’interesse per gli aspetti teorici e metodologici della consultazione psicologica transculturale si è rafforzato e indirizzato sempre più verso l’esplorazione degli intrecci più profondi tra la psiche e la cultura. Dalla nostra esperienza è nato il corso di formazione “Psiche e cultura. Contributi per una lettura etnopsichiatrica della sofferenza dei migranti”. Nel frattempo si è sviluppata la nostra attività di supporto psicologico, attraverso l’invio al gruppo clinico di singoli pazienti e gruppi familiari, e di sostegno alla genitorialità.
Dal 2014 il Servizio di Consultazione Psicologica transculturale segue anche richiedenti asilo, in collaborazione con associazioni, servizi publici e centri di accoglienza del territorio della Città Metropolitana di Bologna. Negli ultimi anni Diversa/mente ha approfondito il dialogo multidisciplinare per la convivenza nei contesti transculturali mettendo al centro la tutela dei Diritti Umani nelle loro diversità culturale.
Per lavorare in contesti di aiuto transculturali, riteniamo necessario adottare strumenti teorici e metodologici operativi specifici, che tengano conto sia delle rappresentazioni culturali all’interno delle quali la persona si è costituita, che delle problematiche connesse a cambiamenti e conflitti di più ampia portata, di natura politica, economica e sociale.
I nostri sistemi di interpretazione e di cura vanno di conseguenza rivisti, per creare dispositivi adatti a ricostruire il pensiero e l’universo simbolico di chi beneficia del nostro intervento, così da evitare una lettura fuorviante delle problematiche e diagnosi fallaci.
Nella nostra esperienza, lo studio, la riflessione e il confronto all’interno del gruppo multidisciplinare sono momenti indispensabili, soprattutto nelle fasi di preparazione e di verifica degli interventi, utili a cogliere la complessità di punti di vista, rappresentazioni, significati e valori, riferiti ad altri universi simbolici, viceversa difficilmente accessibili. In questo senso, l’apporto degli antropologi del gruppo è essenziale, perché ci consente di sviluppare una doppia lettura, da un lato psicologica e dall’altro antropologica (complementarista) del comportamento in generale e in particolare del disagio psichico.
Altrettanto importante è il contributo dei mediatori interculturali, sia come narratori della loro stessa esperienza migratoria e testimoni di vite vissute nella migrazione, che come facilitatori della relazione e della comunicazione con persone della stessa provenienza linguistica. Oltre ad affiancarci nella realizzazione degli interventi, i mediatori condividono nel gruppo i percorsi di approfondimento teorico, partecipano alla discussione clinica dei casi trattati e alla progettazione degli interventi psicosociali.
Quando è possibile, anche negli incontri di consultazione clinica utilizziamo setting allargati per favorire il decentramento e la comprensione dei vissuti della persona o delle famiglie che richiedono il nostro aiuto. Le situazioni via via affrontate vengono riportate e elaborate nel gruppo di lavoro etnoclinico.
Nella pratica clinica, a partire dal riconoscimento del valore che per la persona hanno le proprie appartenenze simboliche e culturali, è possibile avviare e sostenere il necessario lavoro di elaborazione interna della propria esperienza e di ricostruzione dei legami di attaccamento interrotti, spezzati, smarriti in seguito al cambiamento e al processo di adattamento a un nuovo e diverso ambiente culturale e di conseguenza riattivare la capacità di rappresentazione autonoma e autentica di sé nel mondo.
Nel sostenere le persone in questo percorso, una parte importante consiste nell’aiutarle a ritrovare risorse e competenze, mantenendo la consapevolezza che ciò avviene sempre in un contesto che non è né neutro, né paritario, bensì carico di pesanti eredità storiche e politiche, di influenti strutture sociali e di leggi economiche che regolano le migrazioni.
Consiglio direttivo
Presidentessa: Filomena Cillo, antropologa culturale, è coordinatrice del Gruppo Interventi SocioEducativi sul Territorio di Diversa/mente. Ha conseguito una specializzazione in comunicazione integrata nell’ambito delle Cure Palliative Pediatriche presso l’Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa di Bologna. Collabora con il Centro di salute Mentale Scalo partecipando ai colloqui clinici con pazienti di origine sia straniera che italiana ed è inserita nell’equipe del Gruppo Devereux della Ausl di Bologna. Collabora con l’associazione Next Generation Italy per i temi riguardanti la costruzione e rinegoziazione delle identità delle nuove generazioni.
Vicepresidentessa: Renata Alexandre Lins - psicologa e psicoterapeuta individuale e di gruppo. Nella sua attività libero professionale si occupa di consultazioni psicologiche e di psicoterapia psicoanalitica rivolta a adulti e adolescenti, coppie e famiglie. Lavora in ambito clinico e istituzionale dal 2002, inizialmente in Brasile e dal 2019 ha rifondato il suo studio a Bologna. Parallelamente al percorso in studio privato ha lavorato in numerosi contesti psicosociali, nell'ambito della salute mentale, con persone che presentano delle grave sofferenze psichiche. Dal 2018, collabora con l’Associazione Diversa/mente partecipando al Gruppo Clinico e al Gruppo Formazione.
Tesoriere: Andrea Distefano
Cooordinatori dei gruppi:
Patrizia Brunori, con delega al Gruppo di lavoro Clinico, psicologa e psicoterapeuta, svolge a Bologna la sua attività professionale di psicoterapia psicoanalitica con adulti, coppie e adolescenti , psicoanalisi di gruppo e gruppi esperienziali . Si occupa anche di formazione in ambito istituzionale con gruppi di supervisione e gruppi esperienziali di formazione. È didatta dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo, componente della European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy in Health and related Public Services, e docente nel Master in Diritti Umani, Migrazione, Percorsi di inclusione interculturale, Università di Bologna, sede di Ravenna.
Gustavo Gozzi, è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche e docente di “Diritti umani e Storia del diritto internazionale” e “Multiculturalism and Cultural Relativism” nella Scuola di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, dove attualmente è Professore Alma Mater.